Il seguente testo è stato estrapolato da un articolo di Tim Köbrich, giurista, soccorritore e presidente della “Schweizerische Gesellschaft für Recht in der Notfallmedizin” e pubblicato su “Star of life” del 4.2013.
Il 18 luglio 2013 il Tribunale Federale di Losanna ha condannato una soccorritrice di Baden al pagamento di 60 aliquote giornaliere di 50 franchi l’una e 750 franchi di multa per omicidio colposo.
Si trattò di un’incidente fra un’ambulanza che procedeva con segnali prioritari inseriti ed un motociclista. L’ambulanza superò un semaforo rosso da 19 secondi ad una velocità di 19 km/h. Il motociclista passò il semaforo mentre questo era verde a 71 km/h. Il motociclista colpi l’ambulanza sul fianco sinistro e morì a seguito delle ferite riportate.
Il motociclista superò la colonna ferma al semaforo verde senza probabilmente chiedersi il perché di veicoli fermi di fronte al semaforo verde. Egli circolava inoltre a 71 km/h invece che ai 60km/h consentiti ma ciò non è stata considerata un’attenuante per la soccorritrice in quanto i periti hanno concluso che non è questo comportamento ad aver causato l’incidente, infatti anche a 60km/h probabilmente non avrebbe ne visto ne sentito l’ambulanza e lo scarto di 11km/h è troppo contenuto per poter affermare che avrebbe condotto ad un esito diverso. Inoltre, secondo i giudici, la soccorritrice avrebbe dovuto sapere che superamenti di velocità simili sono frequenti e quindi da considerare in una situazione simile.
Secondo l’articolo 100 cifra 4 del codice stradale (SVG) al conducente di un veicolo con segnali prioritari inseriti è concesso di superare un semaforo rosso, ma ciò vale solo se il conducente adotta tutte le precauzioni necessarie per evitare rischi. Ciò vale per ogni tipo di infrazione al codice stradale. Tanto più importante è l’infrazione tanto più il conducente dovrà usare prudenza.
Essendo il non rispetto di un semaforo rosso una delle più rilevanti infrazioni al codice stradale il giudizio del Tribunale Federale del luglio 2013 ha concluso che la soccorritrice incriminata avrebbe dovuto usare maggior prudenza e rallentare ulteriormente la sua velocità. Fino al momento dell’impatto la soccorritrice non si è accorta del motociclista, le si rimprovera quindi anche un’attenzione insufficiente oltre ad una velocità non adeguata alla situazione visto che, secondo i giudici, tutto ciò non le ha permesso di avere visione di cosa stesse succedendo nel complesso sistema di incroci che stava percorrendo in quel momento. Secondo i periti una velocità ulteriormente ridotta o addirittura un breve stop le avrebbe permesso di evitare l’incidente o di limitarne le conseguenze.
A seguito della decisione del Tribunale Federale l’Associazione Svizzera Soccorritori ha pubblicato una presa di posizione nella quale dichiara pure di volersi maggiormente impegnare per rendere maggiormente visibili i mezzi di soccorso, introdurre automatismi che permettano di convertire i semafori al verde, abbassare le autoradio ecc… e chiede una maggior chiarezza per quanto riguarda i termini legali.
Speriamo…
Ringrazio Fabio Corfù per la traduzione e sintesi di questo articolo