Consegna del diploma a 120 allievi che hanno partecipato al corso formativo e di abilitazione
Ieri mattina alla Scuola di polizia di Peschiera sono stati consegnati i diplomi ai 120 allievi agenti che hanno partecipato al corso di formazione e abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico, lo strumento che consente di salvare la vita alle persone colpite da arresto cardiaco.
«Questo brevetto è una marcia in più per essere bravi uomini e brave donne, prima che bravi poliziotti», ha sottolineato il direttore della scuola Gianpaolo Trevisi, precisando che quella di Peschiera è l’unica scuola di polizia ad aver attivato questo corso «grazie alla sinergia con Agsm e Associazione italiana soccorritori».
Per il terzo anno consecutivo, infatti, la multiutility veronese ha promosso e sponsorizzato il corso. «Agsm ha accolto con entusiasmo la proposta del progetto fatta dal presidente dell’Associazione italiana soccorritori Fabio Debortoli», ha spiegato Mirco Caliari, vicepresidente del Gruppo Agsm, «la nostra filosofia è promuovere iniziative vicine al territorio. Questo aiuto non è solo per la scuola di Peschiera, ma per tutta la polizia di Stato».
Debortoli ha elogiato i ragazzi «per l’impegno dimostrato e mai preso alla leggera» e ricordato il supporto del Suem 118 di Verona (per cui era presente l’infermiere Massimiliano Maculan). «È fondamentale apprendere quegli atti semplici che consentono di salvare una vita in attesa dell’ambulanza», ha rimarcato Debortoli, «e ritengo lo sia ancora di più per chi lavora “sulla strada” come le forze dell’ordine».
La consegna dei diplomi è stata preceduta dalla testimonianza video di Alessandro Avesani, ex poliziotto che poco più che quarantenne è stato colpito da infarto al termine di un servizio.
«È stato salvato da un suo collega che aveva frequentato un corso come il vostro», ha rimarcato Trevisi, ricordando infine che grazie a questo progetto anche all’interno della scuola è presente un defibrillatore, «che non è “nostro”, ma a servizio di tutta la comunità di Peschiera».
Fonte: http://www.larena.it/ |
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