Bari, dirotta ambulanza per curare la madre, poi picchia agenti: arrestato
Prima ha dirottato l’ambulanza privata sulla quale si trovava la mamma, facendola deviare dall’ospedale di Altamura al policlinico di Bari. Una volta giunto al pronto soccorso del nosocomio barese, ha saltato il triage e ha imposto ai medici di visitare subito la donna 70enne. Ma appena gli è stato detto di uscire dall’ambulatorio, ha cominciato ad urlare ed ha aggredito con morsi e calci due vigilanti e tre agenti di polizia, ferendoli lievemente.
Solo dopo un estenuante corpo a corpo l’uomo è stato sedato e arrestato. È un pregiudicato 53enne di Altamura il protagonista di questo sabato di follia vissuto da pazienti e operatori sanitari del pronto soccorso del più grande ospedale pugliese. Si tratta del figlio di un’anziana settantenne che, per problemi al torace, avrebbe dovuto fare accertamenti all’ospedale di Altamura (Bari), dove era diretta a bordo di un’ambulanza privata. Il figlio della donna ha però imposto al personale dell’ambulanza di recarsi al Policlinico di Bari, a circa 50 chilometri di distanza.
Giunti al pronto soccorso, madre e figlio sono riusciti a superare con la forza il triage del pronto soccorso e a introdursi direttamente nella zona degli ambulatori. Qui i medici hanno subito visitato la 70enne ma hanno chiesto all’uomo di allontanarsi. Da questa richiesta è nata la reazione dell’aggressore che ha cominciato a sbraitare e si è scagliato contro i due vigilanti armati in servizio nel reparto e contro gli agenti del ‘Posto fisso di polizia’, accorsi sul posto.
L’uomo è stato bloccato, sedato e portato per una visita nel reparto di psichiatria. Da qui è però riuscito a fuggire e si è barricato nel reparto di fisiatria dove ha cominciato a danneggiare la struttura, fino a quando è stato bloccato e arrestato per minacce, oltraggio, resistenza e lesioni a pubblici ufficiali. Ora è ricoverato in psichiatria. «Questa volta – spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli – si metta a chiare lettere che, anche a voler ricercare un elemento di migliorabilità in tema di sicurezza, è impossibile trovarlo. I tempi delle prestazioni urgenti e non urgenti sono stati migliorati, abbiamo presidi di cardiologia e radiologia h24 e ora anche due vigilantes armati che presidiano l’atrio del pronto soccorso, oltre al posto fisso di polizia».
«Abbiamo – conclude Dattoli – tutti gli elementi perchè queste cose non avvengano. Ma capitano, come avviene anche in altri luoghi pubblici».
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/ |
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