Coronavirus, l’Oms: «Rischio globale elevato». I morti sono 81, i contagiati 44mila. Cosa c’è da sapere e i consigli utili. Gli effetti sulle borse
L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha corretto la sua valutazione sulla situazione relativa al coronavirus cinese, elevandolo ad «alto» da «moderato» e ammette che, nei precedenti suoi rapporti, c’è stato un «errore di formulazione». Nel suo ultimo rapporto, l’organizzazione parla di un «rischio molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale». Nei rapporti precedenti, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite aveva spiegato che il rischio su scala mondiale era «moderato». «C’è stato un errore di formulazione nei rapporti sulla situazione dei giorni 23,24 e 25 gennaio e lo abbiamo corretto», ha spiegato un portavoce dell’istituzione che ha sede a Ginevra.
Probabile la dichiarazione di emergenza dell’Oms
«La prima decisione di non sancire l’emergenza sanitaria globale è anche frutto di una valutazione sulle misure da parte del governo cinese oggettivamente molto forti e apprezzabili. Rispetto a queste misure, in questi minuti i vertici dell’Oms sono in Cina, la mia opinione è che al ritorno di questa visita possa esserci un’ulteriore valutazione, e credo sia possibile, anzi probabile, che l’Oms alla fine deciderà di prendere la decisione che non ha preso la scorsa volta». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in audizione in Commissione Affari Sociali della Camera sul coronavirus cinese.
Le vittime sono 81, i contagiati 44mila
Le vittime al momento sono soltanto in Cina, ma in continua crescita: almeno 81, il primo a Pechino. E soprattutto le cifre del contagio sarebbero già da capogiro, 44mila casi soltanto a Wuhan, secondo esperti di Hong Kong. Ad oltre un mese dalla comparsa della malattia, le misure straordinarie adottate finora dal governo cinese non sono ancora riuscite ad invertire il cammino del coronavirus. Le persone infettate in tutto il paese continuano a crescere e nuove stime provenienti dall’epicentro sono impressionanti. Un team della facoltà di medicina di Hong Kong, che sta lavorando alla mappa dell’epidemia, ha tracciato uno scenario da incubo nelle principali città cinesi, affermando che a Wuhan ci sarebbero «già 44mila contagi». Con un picco, atteso tra fine aprile e inizio maggio, che potrebbe vedere i casi di contagio aumentare ad un ritmo di 150 mila al giorno nelle principali metropoli, da Pechino a Shanghai.
Il vademecum del ministero
In 19 punti, domande e risposte, tutto quello che c’è da sapere sul nuovo coronavirus cinese che sta spaventando il mondo. Il ministero della Salute ha pubblicato sul suo portale una serie di FAQ per aiutare a fare luce sull’infezione. Eccole.
1. Che cos’è un coronavirus? I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
2. Che cos’è un nuovo coronavirus? Un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.
3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale? Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus.
4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus? Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona? Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus? No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno i tempi possono essere anche relativamente lunghi.
7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus? Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.
8. Cosa posso fare per proteggermi? Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
9. In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina (2019-nCoV) cosa è raccomandato? Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari in aree a rischio della
Cina. Le aree a rischio della Cina sono consultabili nel sito dell’OMS. Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.La vaccinazione antinfluenzale semplifica la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Coronavirus e Influenza. Inoltre, riducendo le complicanze da influenza nei soggetti a rischio, aiuta a matenere più efficienti i pronto soccorso. È raccomandato, inoltre, di: evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori lavare frequentemente le mani. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese. Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale: contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500 indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
10. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus? Sì, possono esserlo, poichè gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie in particolare.
11. Dove si stanno verificando le infezioni da 2019-nCoV? Un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei è stato segnalato, il 31 dicembre 2019, dalla Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) all’OMS. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all’ingrosso di frutti di mare e animali vivi.
12. Quali sono i rischi di propagazione in Europa? La valutazione del rischio da parte dell’OMS è considerata molto alta in Cina, alta a livello regionale e globale.
13. Come si contrae questo coronavirus? La trasmissione da uomo a uomo è stata confermata, ma sono necessarie ulteriori informazioni per valutare la portata di questa modalità di trasmissione.
14. Che fare se si è soggiornato di recente nelle aree a rischio? Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale: – contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500 – indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone – utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
15. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata? Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti.
16. Quali raccomandazioni dell’OMS per i Paesi? L’OMS incoraggia tutti i Paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute acute (SARI), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di SARI o di polmonite e a comunicare all’OMS qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus. I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005).
17. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale? In Italia, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS). La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale.
18. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro Paese? Tutti i voli da Wuhan sono stati cancellati. Le celebrazioni per il capodanno cinese a fine gennaio aumenteranno il volume dei viaggi da / verso la Cina e all’interno della Cina, aumentando così la probabilità di arrivo di casi nell’UE. Su tutti i voli provenienti dalla Cina vengono effettuati controlli all’arrivo, che comprendono la misurazione della temperatura e la raccolta di informazioni dai cittadini. Le indagini sull’epidemia sono in corso e poichè si tratta di una situazione emergente e in rapida evoluzione, le informazioni verranno aggiornate ogni volta che vi siano informazioni rilevanti . È stato predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali.
19. Dove posso trovare altre informazioni sul nuovo Coronavirus? Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.
Fonte: https://www.ilsecoloxix.it/ |
Le foto presenti sul sito sono state in larga parte reperite su Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo all’indirizzo e-mail admin@soccorritori.ch, lo Staff provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate. |