Se le grandi invenzioni sono trovate semplici, quella di Enrico Giuliani ha le carte per sfondare. «Neuron guard», la sua startup, è un collare refrigerante ideato per raffreddare istantaneamente in caso di ictus o arresto cardiaco la zona dove corrono i vasi arteriosi che portano sangue al cervello.
Giuliani, 32 anni, modenese, medico, specializzato in anestesia con un’esperienza al Mount Sinai hospital di New York, si è reso conto che l’ipotermia è una possibilità preziosa, ma poco applicata: «Il danno cerebrale è la prima causa di disabilità – spiega -. Se si riduce il danno, diminuiscono pure le spese sanitarie e il peso assistenziale per ospedali e famiglie. Ci sono studi che dimostrano che l’ipotermia precoce migliora l’esito neurologico del paziente».
La lampadina di Giuliani, per 10 anni volontario alla Croce rossa, si è accesa sul campo: «Mi sono accorto che in medicina siamo bravi a far ripartire il cuore, meno a preservare il cervello. E’ uno dei filoni più promettenti. E grazie all’esperienza in pronto soccorso ho pensato come raffreddare il cervello per preservarlo, addirittura sul posto dell’incidente e in ambulanza. L’idea è che con un piccolo dispositivo si possono raffreddare i vasi che portano su il sangue. E, se si abbassa la temperatura del liquido che tiene caldo il cervello, diminuiscono pure i gradi di quest’ultimo».
Giuliani ha pensato a un collare di cui c’è già il prototipo in silicone e che ha già vinto tutte le gare cui ha partecipato. Ultima quella del «Start lab» di Unicredit, che gli consentirà di essere il primo ad accedere all’incubatore della banca nella sede di corso Sempione a Milano e di lavorare al potenziamento della sua creatura. Prima ancora Giuliani e il suo brevetto avevano passato la selezione di Nicola Redi del fondo «TT venture» e da lì l’accelerazione d’impresa in «Seedlab» con corsi al Mib di Trieste e incubazione al Tag di Milano: business plan, un mentore come Danilo Mazzara di Accenture, una consulente quale la bocconiana Mary Franzese. Il tutto gratis e con un rimborso spese di 10 mila euro in cambio di un’opzione al fondo.
Cosa ne pensate, invenzione interessante?
Fonte: http://www.lastampa.it/ |