1° sguardo
Osservazione della scena dell’evento da 10 a 50 metri di distanza. In questa fase è necessario farsi un’impressione generale, identificando le seguenti priorità:
- Luogo evento: domicilio, luogo pubblico, strada, autostrada, cantieri, luoghi avversi,…
- Tipo di evento: malattia, incidente, infortunio, delittuoso,…
- Cinematica: meccanismo dell’incidente, numero di veicoli coinvolti, deformazione dei veicoli,…
- Pre triage tattico: ipotizzare numero di persone coinvolte, risorse necessarie e assegnazione dei ruoli, AMD 41
- Identificare pericoli immediati (fuoco, fumo, condizioni climatiche, linee elettriche,…)
- Attuare le misure di sicurezza necessarie alla situazione
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• Distanza • Visibilità: luci blu accese, quattro frecce, triopan,… |
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• Dispositivi di protezione individuale • Possibili vie di fuga |
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• Allontanamento dalle fonti di pericolo |
2° sguardo
Osservazione del luogo di cura da 1 a 5 metri di distanza.
Le priorità sono le seguenti:
- Identificazione numero di pazienti coinvolti (evento ordinario o straordinario DIM)
- Mobilizzazione di ulteriori risorse: polizia, pompieri, rega, gruppo tecnico,…
- Pericoli e ostacoli reali e potenziali
- Identificazione delle vie di fuga
- Valutazione dello spazio a disposizione e l’ordine del materiale
3° sguardo
Il terzo sguardo consiste nella valutazione primaria del paziente. La valutazione viene effettuata senza l’ausilio di mezzi diagnostici (ad eccetto del trauma dove in B si utilizza il fonendoscopio), bensì utilizzando i propri sensi: vista, udito, tatto e olfatto.
In primo luogo, tramite l’acronimo VPC viene identificato se il paziente deve essere spostato/evacuato rapidamente o se lo si può trattare nella posizione o nel luogo in cui lo si trova.
Valutazione: secondo la regola del ABC
Posizione: può influenzare l’equilibrio vitale? Non mi permette un adeguata V?
Circostanze: le condizioni esterne possono influire sull’equilibrio vitale?
In seguito viene valutato lo stato di coscienza applicando l’acronimo AVPU.
Alert: il paziente si presenta completamente sveglio (può anche essere disorientato), aprirà gli occhi spontaneamente e potrebbe rispondere (anche se confuso).
Verbal: il paziente reagisce ad uno stimolo verbale aprendo gli occhi, emettendo suoni o facendo dei movimenti del corpo.
Pain: il paziente reagisce ad uno stimolo doloroso andando a respingere la causa del dolore oppure flettendo o estendendo gli arti, superiori e/o inferiori
Unresponsive: il paziente non reagisce a nessuno stimolo sopracitato
In secondo luogo si procedere con l’ABCD primario.
A: AXE: in caso di trauma o sospetto fissare la testa manualmente
A: AIRWAYS: le vie aeree permettono all’aria (ossigeno) di raggiungere i polmoni così da poter svolgere il ciclo della respirazione. Nelle persone con lo stato di coscienza adeguato le vie aeree sono assicurate, mentre nei pazienti con stato di coscienza alterato o assente viene mancare il tono muscolare, perciò la lingua scivola indietro ed occlude la faringe, di conseguenza il passaggio dell’aria, occorre quindi valutarle e gestirle.
- Apertura della bocca ed ispezione del cavo orale, rimozione di qualsiasi corpo estraneo (liquidi biologici, vomito, dentiera,…) mediante aspiratore o pinza di Magil.
- Retroflessione del capo in assenza di trauma, questa manovra permette di aprire la faringe e trachea favorendo il passaggio dell’aria. Si associa il sollevamento della mandibola trazionandola verso l’alto. Queste due manovre sono descritte come head tilt e chin lift.
- Se il paziente è vittima di trauma bisognerà attuare delle manovre alternative, evitando la retroflessione del capo alfine di salvaguardare la colonna cervicale. Si procederà alla manovra di sublussazione della mandibola descritta come jaw thrust.
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• Canula orofaringea la più comune é chiamata canula di Guedel. Da utilizzare nei pazienti incoscienti in quanto provoca il riflesso del vomito. Affinché sia efficace bisogna prendere la distanza dal lobo dell’orecchio all’angolo della mandibola. Inserirla tenendo la concavità verso il palato ed in seguito ruotarla di 180°, spingendola verso il basso e caricando la lingua, finché la sua estremità aderisca alle labbra. |
Canula naso-faringea sono dei tubicini di materiale morbido ricurvi. Garantiscono la pervietà delle vie aeree come le canule di guedel. La misura si sceglie appoggiando la canula sulla guancia e deve essere lunga dalla narice al lobo dell’orecchio. Si inserisce seguendo la curvatura del naso e non va ruotata. E’ necessario lubrificarla prima di introdurla nella narice.
B = BREATHING
Le priorità nella valutazione della ventilazione sono:
- Assicurarsi della presenza del respiro
- Valutarne la qualità
- Supplire o sostenere la ventilazione
In questa fase della valutazione primaria i dati che sono necessari riguardano la presenza o meno di attività respiratoria. E da qui anche la frequenza (lenta/veloce), l’espansione del torace che può essere superficiale o normale e la simmetria o l’asimmetria del torace.
Generalmente per il controllo del respiro non è necessaria la parte strumentale tuttavia, il fonendoscopio o il saturimetro possono essere utilizzati a condizione che non si ritardi il prosieguo della valutazione.
Segue….
Fonte: Scuola SSSCI – Protocolli FCTSA |
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