Il mezzo è stato presentato oggi a Milano ma potrà percorrere quasi tutto il sistema ferroviario del Paese (e non solo) per prestare aiuto dove serve e per alleggerire dal punto di vista logistico e sanitario il carico di lavoro degli ospedali maggiormente in sofferenza per mancanza di posti letto.
Da oggi tra le armi per la lotta alla pandemia di coronavirus si aggiunge anche un treno completamente adibito al trasporto in sicurezza di pazienti affetti da Covid-19. Il mezzo è stato presentato oggi a Milano ma dal momento che si tratta di un treno a tutti gli effetti potrà percorrere quasi tutto il sistema ferroviario del Paese (e non solo) per prestare aiuto dove serve e per alleggerire dal punto di vista logistico e sanitario il carico di lavoro degli ospedali maggiormente in sofferenza per mancanza di posti letto.
Cos’è e a cosa serve un treno sanitario
Visto dall’esterno il treno sanitario è un normale convoglio da dieci carrozze; l’interno dei vagoni è pero completamente adibito alla cura dei passeggeri, come una sala ospedaliera di terapia intensiva. Lo scopo in effetti è proprio quello di garantire ai pazienti a bordo un livello di cure adeguato durante il trasporto da una struttura ospedaliera all’altra: lo scenario, fino a pochi mesi fa improbabile, può concretizzarsi nel caso di ospedali saturi che rendono necessario trasportare alcuni pazienti in un’altra struttura nel Paese. Il tragitto sul treno sanitario consente lo spostamento di pazienti in condizioni mediamente gravi senza compromettere ulteriormente il loro stato di salute.
Cosa c’è all’interno
Oltre ai due locomotori posizionati alla testa e alla coda del convoglio, il treno sanitario è composto da otto carrozze, ciascuna con un ruolo ben definito. Le vere e proprie carrozze sanitarie sono tre, e ospitano 21 posti letto di terapia intensiva dove possono essere tenuti in cura pazienti ventilati in modo attivo grazie agli appositi macchinari. Due delle carrozze ospitano apparecchiature mediche e soprattutto i generatori elettrici che consentono alla strumentazione di funzionare, in modo indipendente rispetto al sistema elettrico collegato al movimento del treno; in questo modo, anche in caso di guasti alla linea, i sistemi medici possono continuare a funzionare.
Delle tre carrozze rimanenti, una è riservata ai posti letto per il personale medico e tecnico, la seconda è predisposta per il coordinamento e per schermare l’area operativa da quella libera da potenziali agenti patogeni e la terza funziona da magazzino per i materiali. Oltre a ventilatori polmonari e relativi monitor, sul treno sono infatti presenti analizzatori per emogasanalisi, ecografo e altra attrezzatura – il tutto per fornire assistenza sanitaria fino alla terapia intensiva anche in biocontenimento.
Fonte: https://tech.fanpage.it/ |
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