La Ketamina è un anestetico in grado di produrre dissociazione corticale caratterizzata da anestesia, sedazione ed analgesia. Farmaco dotato di un buon profilo di sicurezza, viene adoperata per l’induzione dell’anestesia nel bambino, l’intubazione a rapida sequenza in emergenza, la sedazione procedurale. I suoi effetti psicoattivi l’hanno resa popolare anche come sostanza stupefacente. Utilizzabile sia per via endovenosa che intramuscolare, ha una induzione molto rapida e la caratteristica di mantenere la capacità ventilatoria del paziente sedato- Ha un buon profilo di stabilità emodinamica ed effetto broncodilatatore.
I suoi principali effetti collaterali sono l’aumento della pressione endocranica (che ne controindica l’uso nel trauma cranico), il laringospasmo, la scialorrea, l’insorgenza di reazioni al risveglio. Adoperata a bassi dosaggi ha un forte potere analgesico con scarsi effetti psicoattivi e può rappresentare un agente alternativo agli oppioidi specialmente per i pazienti con intolleranza o scarsa risposta agli oppioidi.
Lo Studio
Un brief report pubblicato sull’ American Journal of Emergency Medicine ha analizzato gli effetti analgesici della Ketamina a bassi dosaggi (0,2 mg/kg) nel dipartimento d’emergenza e valutato con interviste mirate il gradimento verso il farmaco da parte di pazienti e medici. Nell’indagine sono stati inclusi 21 pazienti a cui era stata somministrata ketamina a scopo analgesico e 3 per sedazione procedurale.
Questi i risultati:
- Sensibilmente ridotto il dolore ( da 8.9 ± 2.1 a 3.9 ± 3.4 sulla scala analogica)
- Nessuna alterazione significativa dei parametri correlata alla ketamina (solo 4 pazienti hanno riportato esperienze negative collegate alla ketamina)
- Il 55%, dei pazienti ed 72% dei medici si ritiene soddisfatto
- Il 67% dei pazienti e il 96% dei medici la riutilizzerebbe nuovamente
- Le ragioni che hanno indotto i medici a somministrare ketamina a scopo analgesico sono state : 88% fallimento della terapia con oppioidi, 17% depressione respiratoria, 13% allergia agli oppioidi, 8% ipotensione.
- La maggioranza dei medici coinvolti nello studio riteneva che la ketamina fosse sottoutilizzata
Discussione
Lo studio riporta dati di una piccola casistica, tuttavia apre nuove prospettive per il management del dolore nel Pronto Soccorso e mette in evidenza come la ketamina sia efficace per l’analgesia soprattutto in quei pazienti poco responsivi o tolleranti agli oppioidi. L’uso di oppioidi in cronico causa tolleranza per una up-regulation e l’attivazione dei recettori N-methyl-D-aspartate. Di questi recettori la ketamina è antagonista, inibisce il metabolismo della morfina aumentando la durata dell’analgesia, ed ha anche alcuni effetti antinfiammatori.
Quali sono le vostre esperienze in merito?