Sirena dell’ambulanza: se le auto non si fermano chi è responsabile del sinistro?
Il veicolo di emergenza, nonostante abbia i segnalatori lampeggianti e acustici, deve rispettare la prudenza in presenza di incroci, ma ciò non esonera gli altri automobilisti dal fermarsi immediatamente.
Se, con una manovra pericolosa, vi taglia la strada un’auto della polizia, un’ambulanza, i vigili del fuoco, ecc. con la sirena attivata, magari non dandovi la precedenza a un incrocio o calpestando le più elementari regole di prudenza del codice della strada, molto probabilmente il giudice vi darà ugualmente torto. Le ragioni sono state spiegate oggi da una sentenza della Cassazione [1].
Quando, alla guida dell’auto, si sente in lontananza una sirena spiegata, ci si dovrebbe immediatamente fermare ai margini della carreggiata in modo da non costituire intralcio per la circolazione del mezzo di emergenza: sia esso l’auto della polizia, dell’ambulanza, dei vigili del fuoco, dei carabinieri, e così via. Sebbene, infatti, il conducente del veicolo in servizio di emergenza, anche quando proceda con l’attivazione del dispositivo acustico di allarme (la cosiddetta sirena), è comunque tenuto al dovere di prudenza e ad osservare le comuni regole del codice della strada, specie in prossimità degli incroci, le altre auto devono comunque bloccarsi all’istante non appena in grado di percepire la sirena.
Risultato: se si verifica uno scontro dovuto all’imprudenza del mezzo di emergenza, la responsabilità resta sempre dell’altra auto “comune” che non si è fermata immediatamente.
Non si può allora parlare neanche di un concorso di responsabilità o di una presunzione di colpa al 50% tra i due mezzi coinvolti nello scontro.
Ovviamente, si deve trattare di “codice rosso”, ossia di una emergenza effettiva, tale da poter passare sopra la guida imprudente.
Fonte: http://www.laleggepertutti.it/ |
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Aggiornamento.Sul sito in questione hanno modificato l’articolo(oramai tolto dalla home page)e aggiunto la sentenza di Cassazione.Leggendo tutto il papiro in avvocatese/italico si capisce la motivazione della sentenza(che NULLA ha da spartire con le conclusione bislacche dell’articolista!n-esima dimostrazione che il fai da te in internet per medicina e problemi legali è sempre molto pericoloso):in quel caso specifico la Cassazione ha rigettato il ricorso di un Signor A. che era stato toccato ,in motorino(quindi nemmeno in auto),da una ambulanza della Croce Bianca Bolzano che marciava in urgenza.Giustamente in quel caso il giudice ha deciso che la persona che guidava il ciclomotore non aveva rispettato il CDS sia per non essersi fermato all’arrivo del mezzo,sia per il fatto che viaggiava in mezzo alla carreggiata invece che a bordo strada.Morale:sentenza giusta per un ricorso che non aveva in effetti basi legali.Da quello,però,al dire che SEMPRE l’ambulanza in urgenza ha ragione,bè,per me ne passa molta di acqua sotto i ponti! Unico punto in cui ,a parer mio,sbaglia la sentenza è la considerazione del codice di uscita,indicando il Rosso come unico codice che autorizza ad esulare dal cds.
Sono pienamente d accordo con te, infatti questo articolo è molto strano, sembra che chi ha le luci blu ha la “licenza d uccidere”
Ho già scritto al portale linkato,l’interpretazione giuridica,per quello che riguarda l’Italia,è totalmente sbagliata,è assurdo affermare che comunque la colpa ricade sui conducenti delle auto ,scritta così sembra che la sirena e il lampeggiante sia il lasciapassare per ogni nefandezza automobilistica.