Visto che da qualche giorno sui social è tornato a circolare questo messaggio, vi propongo questo articolo.
Le prime segnalazioni della versione italiana di quest’appello sono arrivate al Servizio Antibufala ai primi di novembre 2003.
Si tratta di una presentazione PowerPoint, circolante in varie lingue (ne vedete qui accanto un’immagine della versione portoghese), il cui testo integrale è riportato qui sotto ma la cui sostanza è questa: esisterebbe un metodo molto semplice per salvarsi in caso di infarto. Nei pochi secondi di lucidità che restano dopo che il cuore ha cessato di battere, basterebbe un violento colpo di tosse per riavviare il muscolo cardiaco. Il consiglio verrebbe nientemeno che da un articolo pubblicato “sul n. 240 del Journal of General Hospital Rochester”.
Ecco il testo:
Come sopravvivere un attacco di cuore quando si è soli.
COME PRENDERE TEMPO:
MOLTI SUBISCONO ATTACCHI DI CUORE “IN SOLITARIO”; LA PERSONA A CUI IL CUORE INIZIA A PULSARE IRREGOLARMENTE O CHE SENTE I DOLORI DESCRITTI, SOLITAMENTE DISPONE DI NON PIU’ DI 10 SECONDI PRIMA DI PERDERE IL CONTROLLO DELLA SITUAZIONE.
COSA FARE, ALLORA???
RISPOSTA:
NON FARSI PRENDERE DAL PANICO, MA INIZIARE A TOSSIRE RIPETUTAMENTE E VIGOROSAMENTE.
UNA PROFONDA INSPIRAZIONE DEVE ESSERE FATTA PRIMA DI OGNI COLPO DI TOSSE, COLPO CHE DEVE ESSERE PROFONDO ED INTENSO, COME QUANDO SI VUOLE ESPETTORARE.
I PROFONDI RESPIRI ED I COLPI DI TOSSE DEVONO ESSERE RIPETUTI IN SEQUENZA OGNI 2 SECONDI, SENZA MAI SMETTERE, FINCHE’ SI OTTIENE ASSISTENZA, O FINCHE’ SI SENTE CHE IL CUORE HA RIPRESO UN BATTITO ED UN RITMO NORMALI.
LE INSPIRAZIONI PROFONDE PORTANO OSSIGENO NEI POLMONI (E NEL SANGUE) ED I COLPI DI TOSSE COMPRIMONO IL CUORE, COSTRINGENDO IL SANGUE A CIRCOLARE. LE COMPRESSIONI RIPETUTE SUL CUORE, INOLTRE, LO AIUTANO A RIPRENDERE UN RITMO NORMALE. IN QUESTO MODO, LA VITTIMA DI UN ATTACCO DI CUORE PUO’ ARRIVARE ALL’OSPEDALE.
UN CARDIOLOGO dice: che se tutti quelli che leggono questo Link e lo Condividono a tutti gli utenti di Facebook, scommette che salveremo almeno una Vita.
Perché è una bufala, e anche pericolosa
L’infarto non porta necessariamente all’arresto cardiaco. La tecnica suggerita dall’appello, invece di aiutare, può essere PERICOLOSA se usata in caso di infarto senza arresto cardiaco.
La cosa migliore da fare, se avvertite i sintomi di un infarto, è stare fermi e calmi, chiamare o far chiamare i soccorsi al telefono e, se non siete intolleranti all’acido acetilsalicilico, masticare una o più aspirine o altro prodotto simile contenente quest’acido (secondo il dosaggio), per evitare che si formi un trombo (coagulo di sangue) che sarebbe probabilmente fatale.
La tecnica della tosse è smentita proprio dalla fonte citata in forma storpiata nell’appello, ossia il Rochester General Hospital, il cui sito Web ha dovuto predisporre un’apposita pagina (pubblicata qui all’epoca dell’indagine iniziale e successivamente trasferita qui) che traduco e riassumo qui:
[l’appello] consiglia una procedura per sopravvivere a un attacco di cuore, nella quale alla vittima viene suggerito di tossire ripetutamente a intervalli regolari fino all’arrivo dei soccorsi. La fonte di quest’informazione è attribuita al ViaHealth Rochester General Hospital. […] Non abbiamo trovato alcuna traccia di articoli, anche soltanto vagamente attinenti all’argomento, prodotti dal Rochester General Hospital negli ultimi 20 anni.
Inoltre le informazioni mediche citate non sono riscontrabili nella letteratura medica corrente e non sono in alcun modo approvate dal personale medico dell’ospedale.
Sia The Mended Hearts, Inc., un’associazione di sostegno ai pazienti cardiolesi, sia la American Heart Association hanno dichiarato che queste informazioni non vanno inoltrate né vanno usate da nessuno.
Per favore aiutateci a combattere la proliferazione di questa disinformazione. Vi chiediamo di inviare questo messaggio a chiunque vi invii [l’appello] e di chiedere loro di fare altrettanto.
Una smentita decisamente categorica, insomma, ripetuta anche in una newsletter dello stesso Rochester General Hospital datata agosto 1999 e attualmente non più disponibile (il link originale era questo).
A questa smentita si aggiungono quella dell’enciclopedico sito antibufala Snopes.com, quella di Hoax-slayer.com (che la segnala in circolazione ancora nel 2007) e quella della Trend Micro, società specializzata in sicurezza informatica.
C’è anche una smentita in italiano, pubblicata da Comunicati.net:
il Dr. David Coletta che ci ha segnalato che sul Notiziario FIRENZEMEDICA-SIMEF n.171 abbiamo pubblicato una notizia che, nonostante paresse venire da fonte ufficiale, sembra invece falsa. Ci dice il Dr. Coletta che la fonte citata (Journal of general hospital Rochester n° 240) non esiste nell’archivio Medline e Medscape e che esistono solo pubblicazioni in spagnolo su siti non medici brasiliani ed una ripresa da un sito web italiano anch’esso non medico. Di seguito la posizione del general Hospital Rochester, in cui chiedono di aiutarli ad interrompere questa assurda disinformazione.
Fonte: http://attivissimo.blogspot.ch/2008/01/antibufala-ferma-linfarto-con-un-colpo.html