L’altra sera, su un noto Social Network, qualcuno ha postato la seguente domanda:
È più giusto dire ” si trova in pericolo di morte” o ” si trova in pericolo di vita” ??
Ci sono stati vari commenti a questa domanda interessante, fino che non abbiamo avuto la risposta corretta.
Ringrazio Nicodemo Cannavò per la stesura di questo semplice e comprensibile articoletto.
Pericolo di vita o pericolo di morte?
Inizio col dire che speriamo sempre, in qualità di soccorritori, che i nostri pazienti non siano mai in pericolo di vita o in pericolo di morte, cioè in poche parole che essi non rischino mai di morire. Mi è stato proposto qui di indicare quale tra le due espressioni sia la forma corretta. In italiano si dice “pericolo di vita” o “pericolo di morte”?
Per dare una risposta sarà opportuno partire dal valore del complemento di specificazione introdotto dalla preposizione di. «Basterà ricorrere a quanto ci dice la grammatica: che il rapporto di specificazione tra l’elemento reggente e quello retto può essere di specificazione soggettiva, quando l’elemento retto ha la funzione logica di soggetto (le dimissioni del ministro = il ministro si è dimesso; la ritirata del nemico = il nemico si è ritirato; l’eruzione dell’Etna = l’Etna ha eruttato; la guarigione di Piero = Piero è guarito); oppure di specificazione oggettiva, quando l’elemento retto ha funzione di oggetto: il timore di Dio; la paura del male; la costruzione del ponte (dove il timore non può essere provato da Dio, la paura non può essere subita dal male, il ponte non costruisce sé stesso). Con lo stesso criterio logico il parlante (o l’uditore) avvertirà che in pericolo di vita c’è un caso di specificazione soggettiva (perché in stato di pericolo è la vita), mentre in pericolo di morte c’è un caso di specificazione oggettiva (perché in stato di pericolo non può essere la stessa morte, ma chi la subirà)»[1].
Teniamo conto, inoltre, che lo scopo del linguaggio è la comunicazione: in questo caso in qualità di appartenenti alla comunità di parlanti (comunità con cui condividiamo un sistema di segni convenzionale) siamo in grado di distinguere senza ombra di dubbio i due valori del complemento di specificazione. Nessuno davanti all’espressione “pericolo di morte” penserebbe a “la morte è in pericolo”, così come nessuno intenderà “pericolo di vita” come “il paziente rischia di vivere”.
Possiamo dunque concludere che «essere in grave pericolo di morte e essere in grave pericolo di vita sono praticamente sinonimi»[2].
Bibliografia:
Sito del prof. Nencioni, Accademico della Crusca: http://nencioni.sns.it/
Dizionario online della Treccanti: http://www.treccani.it/
Grammatica italiana con nozioni di linguistica, a c. di M. Dardano e P. Trifone, Milano, Zanichelli, 2006.