Vorrei che tu potessi capire il dolore di una moglie, che alle 3 del mattino, ci vede mentre cerchiamo il polso di suo marito…iniziamo la rianimazione sperando di riportarlo da lei…
Vorrei che tu potessi capire il dolore di una moglie, che alle 3 del mattino, ci vede mentre cerchiamo il polso di suo marito…iniziamo la rianimazione sperando di riportarlo da lei…
Vorrei che tu potessi conoscere la frustrazione che si prova, quando un equipaggio di un’ambulanza che guida in urgenza, viene ostacolato da te, che non rallenti e non ci lasci la strada libera per poter passare, …e il primo commento del parente che sta morendo sarà: “Perché ci avete messo così tanto tempo ??!”
Vorrei che tu conoscessi i miei pensieri quando estrichiamo un adolescente dalle lamiere di un veicolo… poteva essere chiunque, un mio amico, mia madre, La mia ragazza/o… quale sarà la reazione dei genitori di questo ragazzo o questa ragazza chiamati dalla polizia??
Vorrei che tu potessi capire, ciò che si prova quando partiamo per una chiamata d’urgenza e fermare il cuore fin quando non si arriva sul posto…
Vorrei che tu potessi capire un bambino che tirando la piega dei pantaloni ci chiede: “La mia mamma sta bene, vero?”… Se non sei in grado di guardare quel bambino negli occhi senza farti scappare una lacrima…
…beh forse non capisci… …eppure noi siamo sempre pronti per una nuova chiamata, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno.
Fonte: http://terremotiealtro.altervista.org/ |
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