Morto nello scontro con l’ambulanza, forse colpa delle cuffiette
Genova – Potrebbe non aver sentito le sirene dell’ambulanza perché guidava lo scooter con le cuffie per ascoltare la musica, il 20enne Gabriele Gravante, morto la scorsa notte nello scontro con un mezzo di soccorso all’incrocio tra via Invrea e corso Torino, nel quartiere genovese della Foce: questo il sospetto della polizia Municipale e del pubblico ministero Gabriella Dotto, che ha disposto il sequestro degli auricolari trovati indosso al ragazzo e aperto un’inchiesta per omicidio colposo, disponendo l’autopsia. Intanto i vigili della sezione Infortunistica hanno sequestrato le telecamere nella zona, che dovrebbero aver ripreso l’incidente e l’autista dell’ambulanza è stato indagato per omicidio colposo.
Il giovane viaggiava da corso Sardegna verso corso Torino in direzione mare, mentre l’ambulanza, che aveva acceso la sirena perché stava portando un paziente in “codice giallo”, arrivava da Brignole. È probabile che il mezzo, proprio perché impegnato in un soccorso, sia passato con il semaforo rosso: resta da capire se Gravante non abbia sentito arrivare l’ambulanza perché indossava le cuffie oppure non l’abbia proprio vista, perché in quella zona, già in passato teatro di incidenti di questo genere, la posizione dei palazzi non permette di capire chiaramente da dove arrivano le ambulanze.
Gabriele Gravante, studente universitario di Ingegneria, era un apprezzato arbitro di calcio a livello dilettantistico: nonostante la giovane età aveva già diretto alcune partite di Promozione e di Prima Categoria; ieri pomeriggio, per esempio, poco prima di perdere la vita nel tragico incidente aveva diretto la gara tra Moconesi e Leivi. Proprio i vertici dell’Aia Ligure, in una nota sul loro sito, listato a lutto con un nastro nero, si sono detti «sconvolti per la morte di Gabriele», definito «un bravo arbitro e uno splendido ragazzo».
Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/ |
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bè,se viaggi n scooter con auricolari ti dai molte poche possibilità di tornare a casa,in una città come Genova poi.