Sara Beretta Piccoli – Rianimazione cardiaca… di importanza vitale!
In data 25 febbraio anno corrente, veniva presentata l’allegata mozione riguardante i corsi per l’utilizzo dei defibrillatori su tutto il territorio del Cantone, e firmata da ben 55 Deputati al Gran Consiglio, di ogni compartimento politico. La Fondazione Ticino Cuore, ed il Cardiocentro sono istituti riconosciuti a livello nazionale e collaborano attivamente con l’Università di Zurigo; questi hanno permesso di fare in modo che il Ticino sia diventato la regione con il più alto tasso di sopravvivenza mondiale a seguito di infarti.
Secondo una ricerca dell’Organizzazione mondiale della Salute (WHO- World Health Organisation), sono sufficienti semplicemente due ore all’anno di corso, per i ragazzi dai 12 anni in sù, per l’insegnamento della compressione cardiaca. I ragazzi inoltre imparano a soccorrere gli “altri” salvando delle vite.
Al momento risulta che tra Stati Uniti ed Europa muoiono 2’000 persone al giorno per arresto cardiaco, ciò che porta ad un totale annuo di 700’000 decessi. Con il soccorso tempestivo al di fuori di centri di rianimazione, si potrebbero salvare fino a 200’000 vite all’anno.
Perchè mantenere un corso di rianimazione durante la scuola?
-Tutti i gruppi sociali possono essere raggiunti. Per ottenere un aumento statisticamente significativo dei risultati rianimazione, è stato stimato che almeno il 15% di una popolazione devono essere formati e tali numeri non si possono ottenere offrendo unicamente corsi per volontari.
-L’accesso alle informazioni relative alla salute è spesso meno adeguata nei gruppi sociali più bassi, con il risultato che la maggior parte dei casi di arresto cardiaco, senza successo, trattati pro capite, si verificano proprio in gruppi socialmente svantaggiati.
-Un senso di responsabilità può essere chiaramente stabilito in una fase precoce, con un’attitudine aperta – in particolare se le misure prese devono essere efficaci attraverso le barriere sociali – devono essere stabilite nelle prime fasi educative di un bambino.
-Ricerche sull’ altruismo hanno dimostrato che gli scolari hanno un approccio meno inibito verso la rianimazione mentre sono ancora in età pre-puberale. Inoltre, il fattore più interessante è che mostrando l’adozione di azioni concrete nella vita reale, viene meno la paura di sbagliare. Questo aspetto di implementazione può anche essere appreso molto più naturalmente e facilmente durante l’orario scolastico.
-I risultati migliori si ottengono con un’istruzione specifica in età più giovane, con un atteggiamento aperto all’istruzione.
-Inserire il corso di rianimazione durante le ore previste per l’educazione fisica o un’altra materia, avrebbe pure un senso preventivo d’istruzione giovanile.
A tutt ‘oggi, però l’Onorevole Consiglio di Stato non ha dato seguito al citato atto parlamentare.
Chiediamo quindi al Lodevole Consiglio di stato:
-Perchè non è stata data tempestiva risposta alla mozione, in modo da poter dare continuità al corso per l’utilizzo di defibrillatori, già per l’inizio delle attività scolastiche?
-A quanto ammonta la cifra prevista per il mantenimento di questo corso in quarta media?
-Risponde al vero che DSS e DECS non hanno saputo trovare un’accordo collaborativo per l’attuazione di questo importante progetto?
-Quali risultati sono scaturiti dalla quinquennale fase progettuale?
-Grazie a questo corso, si sono potute salvare delle vite (oltre il 55%); quanto valore vogliamo dare all’esistenza di un individuo?
-Sembra che alcuni istituti scolastici, a seguito degli interessanti risultati conseguiti con i corsi, pur di proseguire con questa preziosa opera d’insegnamento, hanno deciso di auto finanziarsi, utilizzando parte dei loro “risparmi”. Quante e quali sono le sedi scolastiche che stanno portando avanti il progetto senza l’aiuto del Cantone?
-Quanti sono i docenti che hanno beneficiato di questa formazione, per poi trasmetterla ai ragazzi?
-Quanto ritiene importante che nei nostri giovani si sviluppi un corretto senso civico, morale e di solidarietà verso il prossimo, attraverso questa azione?
-Pensa che la tempistica permetta ancora di svolgere il corso nell’attuale anno scolastico?
In attesa di una vostra puntuale risposta porgiamo distinti ossequi
Sara Beretta Piccoli – Simone Ghisla – Raoul Ghisletta – Claudio Franscella – Tamara Merlo – Paolo Sanvido – Omar Balli – Matteo Quadranti – Sergio Savoia – Gina La Mantia –
Silvano Bergonzoli – Alex Pedrazzini – Paolo Pamini – Nadia Ghisolfi – Henrik Bang – Leila Guscio – Andrea Zanini –
Allegata: citata Mozione
MOZIONE
Piano cantonale di intervento primario in caso di arresto cardiaco – Evoluzione 2015
del 25 febbraio 2015
In risposta alla mozione del 9 ottobre 2001 concernente la realizzazione di un “Piano cantonale di intervento primario in caso di arresto cardiaco”, nel gennaio 2002 il Consiglio di Stato diede mandato alla Federazione cantonale ticinese dei servizi autoambulanze (FCTSA) di valutare la fattibilità di implementare in Ticino un programma di defibrillazione pubblica precoce (BLS/DAE). Venne costituito un gruppo di lavoro che presentò il suo rapporto nel settembre del 2004. Successivamente, la FCTSA venne incaricata di elaborare un progetto operativo, sottoposto in seguito al medico cantonale ed ai funzionari del dipartimento mandante, che hanno presentato il messaggio n. 5591 del 9 novembre 2004, approvato dal Gran Consiglio il 22 giugno 2005.
I contenuti principali del progetto erano i seguenti:
– attribuzione alla FCTSA della competenza della gestione del Progetto;
– obbligo di registrazione degli acquirenti e dei detentori di apparecchi defibrillatori;
– impegno nel favorire la formazione dei soccorritori laici;
– coinvolgimento dei partner con un interesse diretto o indiretto al problema;
– disponibilità di un sistema di monitoraggio della situazione;
– sostegno finanziario al Progetto.
Nel mese di febbraio 2005 veniva creata la Fondazione Ticino Cuore, il cui scopo era essenzialmente quello di promuovere e sostenere le attività finalizzate ad aumentare la sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco. Le azioni intraprese hanno permesso di formare e dotare di apparecchi defibrillatori le seguenti istituzioni: la Polizia cantonale, la Polizia ferroviaria, i corpi di Polizia comunali, i Corpi dei pompieri, il Corpo delle guardie di confine Regione IV, diverse aziende statali, parastatali e private. Tutte queste strutture sono state messe in rete e quindi mobilizzabili in tempi particolarmente brevi.
Grazie alla realizzazione del progetto, il tasso di sopravvivenza all’uscita dall’ospedale in seguito ad arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare è chiaramente superiore a quello degli altri paesi occidentali, ed è passato dal 15% prima del progetto, al 43% del 2013 e addirittura al 55% del 2014.
In risposta a una seconda mozione, presentata il 20 marzo 2007, il Consiglio di Stato ha introdotto un corso sull’uso dei defibrillatori automatici in caso di arresto cardiaco, a favore degli studenti di quarta media di tutte le Scuole del Canton Ticino. L’ultimo anno della formazione scolastica obbligatoria è stato scelto per soddisfare criteri di equità ed accessibilità degli studenti, che si presentano oltretutto in una fascia di età (all’incirca di 14 anni) che offre i migliori risultati in base ai dati disponibili in letteratura.
Come previsto, il periodo iniziale di questa nuova esperienza scolastica è stato sottoposto a più valutazioni:
• una valutazione “interna” globale gestita dal Gruppo di accompagnamento del progetto composto dai rappresentanti della Fondazione Ticino Cuore, FCTSA, DECS, DSS, Associazione scuole private e della Medicina scolastica.
• una valutazione esterna finalizzata alla valutazione dell’impatto educativo e culturale affidata al Dipartimento Formazione ed Apprendimento della SUPSI.
• una seconda valutazione esterna, effettuata dal Gruppo di ricerca sull’ambiente e la salute dell’Università di Ginevra. Il rapporto preliminare ha confermato come la formazione offerta sia giudicata positivamente per quanto concerne la responsabilizzazione degli allievi, lo sviluppo di un senso civico e morale, il rafforzamento del sentimento di importanza e di utilità dell’individuo in relazione all’intervento. Inoltre, la partecipazione al corso ha migliorato notevolmente l’atteggiamento di fronte ad un intervento nel caso di arresto cardiaco, aumentando in modo importante la disponibilità degli studenti ad intervenire e il loro senso di confidenza nelle competenze acquisite.
Il rapporto conclude che il programma di formazione BLS/DAE nelle scuole del Canton Ticino si giustifica e merita di poter essere mantenuto. Viene inoltre auspicata la possibilità di offrire successivamente ulteriori formazioni, per mantenere intatte le competenze acquisite durante il primo corso. Inoltre, il cambiamento di attitudine nei confronti degli interventi nell’urgenza sanitaria apre potenzialmente la strada ad un maggiore impegno da parte dei giovani nel settore sociosanitario, nelle professioni mediche e paramediche.
Questi elementi emergono in modo chiaro anche dalle valutazioni fatte durante lo svolgimento del progetto. I dettagli dei primi due rapporti sono disponibili sul sito internet www.ticinocuore.ch.
In conclusione, l’insegnamento della rianimazione di base nei giovani è una condizione essenziale per favorire e consolidare un cambiamento culturale indispensabile per ottenere risultati significativi anche da un punto di vista clinico. A testimonianza di quanto svolto in questo settore ed ai risultati ottenuti, il nostro Cantone è oggi considerato un punto di riferimento non solo a livello nazionale ma anche a livello internazionale. Il Ticino si colloca infatti tra le regioni con il più alto tasso di sopravvivenza a livello mondiale.
Alla luce dell’esperienza maturata con l’insieme delle iniziative intraprese nel nostro Cantone e della valutazione positiva del progetto nelle scuole medie del Canton Ticino, con la presente mozione si invita il Consiglio di Stato a consolidare in via definitiva la formazione BLS/DAE a favore di tutti gli allievi di quarta media di tutte le scuole del Canton Ticino.
Alessandro Del Bufalo
Bacchetta-Cattori – Badaracco – Bang – Berardi – Beretta Piccoli L. –
Bignasca A. – Boneff – Brivio – Caimi – Campana – Canepa – Canevascini –
Caprara – Cavadini – Cavalli – Chiesa – Corti – Cozzaglio – Crivelli Barella –
Dadò – De Rosa – Delcò Petralli – Filippini – Foletti – Franscella – Galusero –
Garobbio – Garzoli – Giudici – Gobbi – Guerra – Guidicelli – Kandemir Bordoli –
Lurati S. – Maggi – Martinelli Peter – Minotti – Morisoli – Orsi – Ortelli – Pagani –
Pagnamenta – Passalia – Pedroni – Pellanda – Polli – Ponzio-Corneo –
Ramsauer – Savoia – Seitz – Steiger – Storni – Vitta
Fonte: http://www.ticinonews.ch/ |
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