Proseguono le operazione per salvare le persone rimaste sotto le macerie
FARINDOLA – Trovata e raggiunta una settima persona sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano, travolto dalla slavina, mentre proseguono le operazione per estrarre il terzo superstite del primo gruppo di sei persone individuato dai soccorritori. Più ottimisti i Vigili del fuoco che spiegano d’aver individuate altre persone vive sotto le macerie. Si tratterebbe di un gruppo di cinque persone, anche se il numero è ancora da confermare.
Risultano essere in salvo tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell’Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti ‘dei familiari e delle forze di polizia’.
Giampiero Parete è stato dimesso e ha già riabbracciato la moglie e il figlio, primi estratti dalle macerie, attualmente in osservazione nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara. Il 38enne, che era riuscito a evitare la slavina e ha lanciato l’allarme, è con i suoi familiari ma manca ancora l’altra figlia, la piccola Ludovica, che era con loro. È Alessandro Giancaterino una delle due vittime accertate della valanga dell’Hotel. Il riconoscimento del corpo è già stato effettuato. Giancaterino era il fratello dell’ex sindaco di Farindola (Pescara), ed era il capo cameriere del resort.
Secondo fonti sanitarie dell’ospedale di Pescara, eletto presidio di riferimento per i feriti, al momento sono arrivati nel nosocomio un adulto e un minore.
I carabinieri della forestale hanno acquisito le carte sui piani di emergenza e soccorso dell’area Vestina, da Penne verso la montagna, predisposte e attuate dalla Provincia.
Aggiornamento alle 18:39 – I vigili del fuoco hanno appena estratto dalle macerie dell’hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe – si apprende da fonti degli stessi vigili del fuoco – di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo.
Fonte: http://www.tio.ch/ |
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