Il fenomeno di abbandonare gli animali su strade e autostrade è stato ridotto negli ultimi anni
BELLINZONA – Lo scorso anno il lavoro non è certo mancato al Comitato, agli ispettori e ai volontari della Società protezione animali di Bellinzona (SPAB). Sono infatti stati oltre un migliaio gli interventi effettuati in tutto il Cantone.
Dal gatto rimasto bloccato in cima all’albero, alle pecore che non sapevano più come lasciare scomode posizioni sulle montagne, passando al recupero e alla liberazione di numerosi rapaci, fino alla vicenda di Fortuna, la cagnolina che la SPAB ha recuperato lo scorso autunno sotto i cespugli che dividono le carreggiate dell’autostrada A2 a Bellinzona.
Il migliaio di interventi hanno portato al recupero, alla cura e alla rimessa in libertà di circa 1’500 animali tra domestici e selvatici. Sono pure stati soccorsi e curati numerosi cigni del Ceresio e del Verbano, installati numerosi nidi per i balestrucci; e la SPAB ha dovuto fare capo all’aiuto degli elicotteri per sei volte, percorrendo inoltre più di 250’000 km sulle strade svizzere.
Questa immensa mole di lavoro è stata illustrata sabato, dal presidente SPAB Emanuele Besomi che, inoltre, ha posto l’accento, durante la sua relazione, sulla brutta abitudine di abbandonare gli animali su strade e autostrade, una piaga che, ancora nel Terzo millennio, non accenna a scomparire.
«Negli ultimi anni, una maggiore sensibilizzazione della popolazione ha permesso di ridurre il fenomeno dell’abbandono ai minimi termini. Tuttavia lo stesso non è del tutto scomparso. Per cui la SPAB invita ancora una volta tutti coloro che volessero adottare un cucciolo, oltre a rendersi conto dell’impegno che ciò comporta, di diffidare nel modo assoluto di presunte associazioni animaliste nazionali o estere e dagli acquisti online. Un ottimo sistema per bloccare il redditizio traffico illegale di animali», ha affermato Besomi.
Fonte: http://www.tio.ch |
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