Un attacco di cuore è la necrosi del muscolo cardiaco, causato dal blocco improvviso di un’arteria coronarica ad opera di un coagulo di sangue. le arterie coronarie sono i vasi sanguigni che alimentano il muscolo cardiaco con il sangue e ossigeno.L’ostruzione di una arteria coronaria priva il muscolo cardiaco di sangue e di ossigeno, causando lesioni al muscolo cardiaco. La lesione al muscolo cardiaco provoca una sensazione di oppressione toracica .
Se il flusso di sangue non viene ripristinato al muscolo cardiaco entro 20- 40 minuti, inizia la necrosi del tessuto cardiaco, la muscolatura continua ad andare in necrosi per sei-otto ore, e in quel momento l’attacco di cuore di solito è “completo”. Il muscolo cardiaco in necrosi alla fine viene sostituito da tessuto cicatriziale.
Circa un milione di europei soffrono di un attacco di cuore ogni anno.
Sintomi
Anche se il dolore toracico o la senzazione di pressione sono il sintomo più comune di un attacco cardiaco, molte vittime di attacchi cardiaci possono sperimentare una varietà di sintomi tra cui:
- Sensazione di dolore, pienezza, o schiacciamento del torace
- Mascella dolente, mal di denti, mal di testa
- Mancanza di fiato
- Nausea, vomito e generali disturbi epigastrici (addome medio-alto)
- Sudorazione
- Bruciori di stomaco o di indigestione
- Dolore alle braccia (più comunemente il braccio sinistro, ma può essere indifferente)
- Dolore alla schiena nella parte alta
- Malessere generale (vago senso di malattia)
- Nessun sintomo (circa un quarto di tutti attacchi di cuore avvengono in silenzio, ovvero senza dolore toracico o sintomi. Gli attacchi di cuore silenti sono particolarmente comuni tra i pazienti con diabete mellito.
Anche se i sintomi di un attacco di cuore a volte possono essere lievi, è importante ricordare che gli attacchi di cuore anche se non producono sintomi importanti, possono essere altrettanto gravi e potenzialmente letali come gli attacchi di cuore che causano un forte dolore toracico Troppo spesso i pazienti attribuiscono i sintomi dell’attacco di cuore a “indigestione”, “stanchezza”, o ” stress “, e di conseguenza hanno ritardi nella diagnosi. Non si può sottovalutare l’importanza di cercare immediatamente un medico in presenza di sintomi che indicano un attacco di cuore.
- La diagnosi precoce e il trattamento salvano la vita, il ritardo nel raggiungimento dell’assistenza medica può essere fatale.
- Un ritardo nel trattamento può portare a una ridotta funzionalità del cuore in modo permanente a causa di estesi danni al muscolo cardiaco.
- Il decesso può verificarsi anche a seguito della improvvisa comparsa di aritmie come la fibrillazione ventricolare.
Cause
Aterosclerosi
L’aterosclerosi è un processo graduale con il quale placche (raccolte) di colesterolo si depositano nelle pareti delle arterie. Le placche di colesterolo causano l’indurimento delle pareti delle arterie e il restringimento del canale interno (lume) dell’arteria.Le arterie che si restringono, non sono in grado di fornire sufficiente sangue per mantenere la normale funzione delle parti del corpo interessate. Ad esempio, l’aterosclerosi delle arterie delle gambe provoca una riduzione del flusso di sangue alle gambe.Il ridotto afflusso di sangue alle gambe può provocare dolore alle gambe mentre si cammina o ulcere alle gambe; oppure un ritardo nella guarigione delle ferite.L’aterosclerosi delle arterie che forniscono sangue al cervello può portare a demenza o ictus In molte persone, l’aterosclerosi può rimanere in silente (che non provoca sintomi o problemi di salute) per anni o decenni. L’aterosclerosi può cominciare già dalla adolescenza, ma i sintomi o problemi di salute di solito nascono solo in seguito, in età adulta, quando il restringimento arterioso diventa grave.
Il fumo di sigaretta, la pressione alta , il colesterolo e il diabete mellito possono accelerare l’aterosclerosi e condurre alla precoce insorgenza dei sintomi e delle complicanze, in particolare in quelle persone che hanno un caso in famiglia di aterosclerosi precoce. L’aterosclerosi coronarica (o malattia coronarica) si riferisce alla aterosclerosi che provoca l’indurimento e restringimento delle arterie coronarie. Le malattie causate dal ridotto apporto di sangue al muscolo cardiaco dato dall’aterosclerosi coronarica sono chiamate malattie coronariche (CHD). Le malattie coronariche includono attacchi di cuore, decesso improvviso, dolore al torace ( angina ), anomalie del ritmo cardiaco e insufficienza cardiaca dovuta a un indebolimento del muscolo cardiaco.
Aterosclerosi e angina pectoris
L’angina pectoris (indicata anche come angina) è il dolore toracico o quella sensazione di pressione che si verifica quando la fornitura di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco non può tenere il passo con le esigenze del muscolo. Quando le arterie coronarie sono ridotte di oltre il 50 al 70 per cento, le arterie non sono più in grado di aumentare l’apporto di sangue al muscolo cardiaco durante l’allenamento o in altri periodi di forte domanda di ossigeno. Un insufficiente apporto di ossigeno al muscolo cardiaco provoca l’angina. L’angina che si verifica con l’esercizio o lo sforzo si chiama angina da sforzo. In alcuni pazienti, soprattutto diabetici, la progressiva diminuzione del flusso sanguigno al cuore può verificarsi senza alcun dolore o con respiro corto e affaticamento precoce.
L’angina da sforzo di solito si percepisce come una pesantezza o dolorie al petto. Questo dolore può irradiarsi dal collo, alla mandibola, braccia, schiena, o anche ai denti, e può essere accompagnato da mancanza di respiro, nausea, o sudore freddo. L’angina da sforzo in genere dura da uno a 15 minuti ed è alleviata dal riposo o dall’assunzione di nitroglicerina sotto la lingua. Sia il riposo che la nitroglicerina diminuiscono la richiesta di ossigeno del muscolo del cuore, in modo da alleviare l’angina. L’angina da sforzo può essere il primo segnale di avvertimento per una malattia coronarica. I dolori al petto che durano pochi secondi, raramente sono dovuti a problemi coronarici. L’angina può anche verificarsi a riposo. L’angina a riposo più comunemente indica che un’arteria coronaria è ridotta a tal punto che il cuore non riceve abbastanza ossigeno anche a riposo. Questo tipo di angina di rado può essere dovuta a spasmo di un’arteria coronarica (una condizione chiamata angina di Prinzmetal). A differenza di un attacco di cuore, non vi è danno muscolare permanente.
Diagnosi
Idealmente, il medico dovrebbe effettuare durante regolari esami fisici esami per i fattori di rischio che possono portare ad un attacco di cuore.
Se si ha un attacco di cuore la diagnosi è probabile che accada in un contesto di emergenza. In pronto soccorso verrà chiesto di descrivere i sintomi, e un infermiere controllerà la pressione arteriosa, polso e temperatura.
Il medico in pronto soccorso ascolta il cuore ed i suoni polmonari con uno stetoscopio. Tuttavia dopo una attenta anamnesi il medico dovrà effettuare dei test per verificare se i segni e sintomi, sono effettivamente riconducibili ad un infarto o ad un’altra condizione. Questi test includono:
- Elettrocardiogramma (ECG). Si tratta del primo test fatto per diagnosticare un attacco di cuore. Questo test registra gli impulsi elettrici del cuore mediante elettrodi attaccati alla pelle. Gli impulsi sono registrati come onde visualizzate su un monitor o più spesso su carta. Poiché un muscolo cardiaco danneggiato non conduce gli impulsi elettrici, l’ECG può mostrare che un attacco di cuore si è verificato o è in corso.
- Gli esami del sangue. Gli enzimi cardiaci fuoriescono lentamente nel sangue se il cuore è stato danneggiato da un attacco di cuore. I medici di pronto soccorso prelevano campioni di sangue per verificare la presenza di questi enzimi.
Ulteriori test
Se si ha avuto un attacco di cuore o è ancora in corso, i medici possono prendere misure immediate per trattare la condizione. È inoltre possibile sottoporsi a questi test aggiuntivi:
- La radiografia del torace. Una radiografia del torace consente al medico di controllare la dimensione del cuore e dei vasi sanguigni per cercare qualsiasi liquido nei polmoni.
- Ecocardiogramma. Questo test utilizza onde sonore per produrre un’immagine del cuore. Durante un ecocardiogramma, le onde sonore sono dirette al tuo cuore da un trasduttore, un dispositivo simile a bacchetta, che si tiene sul petto. Le onde sonore rimbalzano sul cuore e vengono riflesse indietro con la parete toracica per poi essere tradotte elettronicamente per fornire immagini video del cuore. Un ecocardiogramma può aiutare ad identificare se una zona del cuore è stata danneggiata da un attacco di cuore.
- Cateterizzazione coronarica (angiogramma). Questo test può mostrare se le coronarie sono ristrette o bloccate. Un colorante liquido viene iniettato nelle arterie del cuore attraverso un tubo lungo e sottile (catetere) che viene inserito attraverso un’arteria, di solito della gamba o dell’inguine.
- Stress test. Nei giorni o nelle settimane che seguono l’attacco di cuore, si può anche essere sottoposti ad un test di stress. Gli stress test misurano come il cuore ed i vasi sanguigni rispondono allo sforzo. Si può camminare su un tapis roulant o pedalare su una cyclette mentre si è collegati ad una macchina ECG. Oppure si può ricevere per via endovenosa un farmaco che stimola il cuore.
Le prove di stress aiutano i medici a decidere il miglior trattamento a lungo termine.
- Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (MRI). Questi test possono essere utilizzati per diagnosticare problemi cardiaci, tra cui l’entità dei danni da attacchi di cuore.
Trattamenti e cure
Cosa fare se qualcuno ha un attacco di cuore
Se si incontra qualcuno che non è cosciente ed ha un attacco di cuore, chiamare l’assistenza medica di emergenza, ovvero il 144 . Se si ha una formazione in procedure di emergenza, iniziare la rianimazione cardiopolmonare (CPR) in caso di arresto cardiaco.
Se si dispone di un attacco di cuore, il trattamento in un ospedale varia a seconda della situazione. Si può essere trattati con farmaci, sottoposti a una procedura invasiva o entrambi a seconda della gravità della condizione.
Farmaci
Con ogni minuto che passa dopo un attacco di cuore, il tessuto cardiaco perde ossigeno e si deteriora o va in necrosi. Il modo principale per evitare di danneggiare il cuore è quello di ripristinare il flusso sanguigno in fretta.
I farmaci indicati per il trattamento di un attacco di cuore sono:
- Aspirina. Spesso viene somministrata appena si arriva in ospedale. L’aspirina contribuisce a mantenere il flusso di sangue attraverso l’arteria ristretta inibenzo la coagulazione.
- Trombolitici. Questa classe di farmaci, chiamati anche clotbusters, contribuiscono a dissolvere un coagulo di sangue che sta bloccando il flusso di sangue al cuore.
- Superaspirina. Esistono alcuni farmaci che hanno una azione simile a quella dell’aspirina. Questi farmaci, come il Plavix, sono chiamati inibitori dell’aggregazione piastrinica.
- Altri farmaci fluidificanti. È probabile la somministrazione di eparina, per rendere il sangue meno viscoso, in modo da ridurre la probabilità di formare coaguli. L’eparina rientra nei trattamenti primari di un infarto.
- Antidolorifici.Per il dolore al petto
- Nitroglicerina. Temporaneamente dilata i vasi sanguigni arteriosi, spesso utilizzata nel trattamento dell’angina.
- Beta-bloccanti. Rilassano il muscolo cardiaco, rallentando il battito cardiaco e la pressione arteriosa rendendo più facile il lavoro del cuore. Questa categoria di farmaci limita la quantità di danno del muscolo cardiaco e sono prettamente utili nella prevenzione di nuovi attacchi.
- Farmaci per abbassare il colesterolo. Le statine, i fibrati, la niacina ed i sequestranti degli acidi biliari sono esempi di questi farmaci. Aiutano a mantenere bassi livelli di colesterolo indesiderato nel sangue e sono molto utili subito dopo un attacco di cuore per ridurre il rischio di decesso.
Procedure chirurgiche
In aggiunta ai farmaci, possono essere eseguite le seguenti procedure per trattare l’attacco di cuore:
- Angioplastica con stent. L’angioplastica in situazioni d’emergenza apre le arterie coronarie bloccate, permettendo così al sangue di fluire al cuore.
Intervento di bypass coronarico. In alcuni casi, l’intervento chirurgico di bypass viene eseguito in emergenza durante un attacco di cuore. L’Intervento chirurgico di bypass serve a ripristinare il flusso sanguigno al cuore.
Consigli
Come viviamo la nostra vita influisce sulla salute del cuore. Piccoli cambiamenti nello stile di vita possono aiutare anche a recuperare da un infarto:
- Non fumare. E’ fondamentale smettere di fumare, il fumo nuoce gravemente a tutto il sistema cardiocircolatorio e non solo.
- Evitare il fumo passivo. Il fumo passivo può potenzialmente innescare un attacco di cuore, dal momento che molti dei prodotti chimici nelle sigarette che possono danneggiare le arterie sono anche nel fumo passivo.
- Controllre il colesterolo. Prediligere una alimentazione sana ed effettuare regolari controlli medici.
- Ipertensione. L’ipertensione è una delle più silenziose ma letali problematiche di salute
- Praticare esercizio fisico. L’esercizio fisico è fondamentale per mantenere un peso sano e per tenere sotto controllo la pressione arteriosa.
- Rimanere in forma. Perdere peso può preservare un buono stato di salute
- Mangiare in modo sano. Una dieta sana aiuta a rimanere in salute, limitare il consumo di certe sostanze previene anche l’ipertensione arteriosa
- Cercare di ridurre lo stress.
- Non bere alcol. Se proprio non si riesce a resistere ad un bichierino moderarsi.
Prevenzione
Cambiamenti allo stile di vita e farmaci posso realmente prevenire un attacco di cuore. L’assunzione di farmaci può ridurre il rischio di un secondo attacco di cuore e aiutano la funzionalità cardiaca danneggiata.
Terapia farmacologica preventiva
I medici di solito prescrivere una terapia farmacologica per le persone che hanno avuto un attacco di cuore o che sono ad alto rischio di avere uno. I farmaci che aiutano la funzione cardiaca in modo più efficace o ridurre il rischio di attacco cardiaco possono includere:
- Farmaci che fluidificano il sangue. L’aspirina rende il sangue meno appiccicoso e in grado di coagulare. I medici consigliano una dose giornaliera di aspirina per le persone che hanno avuto un attacco di cuore, a meno che non abbiano avuto una reazione allergica all’aspirina o non possano prenderla per altri gravi motivi .
- I medici possono prescrivere l’aspirina e un farmaco come il clopidogrel (Plavix), per le persone sottoposte a una procedura di angioplastica o di stent per aprire le arterie coronarie, sia prima che dopo la procedura.
- Se si sta già assumendo l’aspirina a causa di un attacco di cuore o per aiutare a prevenire un attacco di cuore, bisogna essere consapevoli che l’assunzione di questi fluidificanti del sangue e ibuprofene (Advil, Motrin, altri), allo stesso tempo può aumentare il rischio di problemi gastrointestinali e può interferire con i benefici cardiaci dell’aspirina. Se si ha bisogno di prendere un antidolorifico per determinate condizioni, come l’artrite, discutere con il medico quale antidolorifico è meglio prendere.
- I beta-bloccanti. Molte persone avranno bisogno di prendere beta-bloccanti per il resto della loro vita a seguito di un attacco di cuore.
- Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori). I medici prescrivono gli ACE-inibitori per la maggior parte delle persone dopo gli attacchi di cuore, soprattutto per coloro che hanno avuto un moderato o grave attacco cardiaco che ha ridotto la capacità di pompaggio del cuore. Questi farmaci permettono al sangue di fluire dal cuore più facilmente, prevenire alcune delle complicazioni degli attacchi di cuore e rendere un futuro attacco di cuore meno probabile.
- Farmaci per abbassare il colesterolo. La maggioranza delle persone che hanno avuto un attacco di cuore prendono farmaci per abbassare il colesterolo che aiutano a ridurre il rischio di un attacco di cuore successivo. Questi farmaci possono aiutare a prevenire infarti futuri.
Cambiamenti dello stile di vita
In aggiunta ai farmaci, è fondamentale apportare modifiche allo stile di vita, questi includono:
- Non fumare
- Controllare determinate condizioni, come la pressione alta, colesterolo alto e diabete
- Mantenersi fisicamente attivi
- Mangiare cibi sani
- Mantenere un peso sano
- Riduzione e gestione dello stress
Fonte: http://www.informazionimediche.com |
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Ciao, mi piace questa tua partecipazione attiva…
Ti rispondo brevemente:
1)Chiaro che il numero di soccorritori in Ticino è ridotto, ma stiamo parlando di web, quindi non dovrebbe essere ridotto ad un numero ridotto di persone, la partecipazione è aperta a tutti, penso piuttosto che sia un problema di mentalità…parlando con altri colleghi che gestiscono siti simili a livello nazionale Svizzero, hanno lo stesso “risultato”, ma va bene così.
2)Ho visto il sito che tu citi, effettivamente il livello è un po’ così…non è lo scopo di questo sito internet, in questi giorni ho visto su un noto social network, un blog a tema, ieri pubblicavano il decesso di una nota attrice Italiana, sinceramente mi sono chiesto, cosa c’entra con l’argomento….
Noi preferiamo pubblicare meno ma mantenere un livello minimo e non cadere, come ti ho detto in “paparazzate” che non servono, o meglio servono per alzare l’audience, ma non è quello che vogliamo.
Possiamo dire che invece che tenerci per noi articoli interessanti li condividiamo con gli utenti, poi se sono 10,100 o 1000 al giorno va bene comunque.
Un saluto e buone feste
Grazie a te…
Il problema di questo tipo di sito internet, per la realtà Ticinese è quello di avere molti utenti “passivi” che non partecipano attivamente, commentare gli articoli o ai vari quiz formativi che abbiamo proposto, la nostra idea era anche di inserire un forum, ma siamo sicuri che sarebbe un buco nell’acqua, per il momento abbiamo rinunciato. Intanto come “novità” lasciamo la possibilità di commentare tutti gli articoli. Vedendo siti analoghi in Italia dove la partecipazione è molto più massiccia, questo “demoralizza” un pochino.
Non vorremmo cadere negli eccessi ma continuare a proporre quello che può essere interessate per il soccorso pre ospedaliero e affini, accontentandoci che gli utenti accedano al sito leggendo, e pubblicare articoli veramente interessanti non “paparazzate” per fare audience
Per il momento le statistiche sono molto positive…finchè sarà così continueremo
se serve per risollevare il morale credo si debbano fare delle valutazioni serie per rapportarsi con realtà vicine:
1)numeri:il gruppo di soccorritori ticinesi,professionisti,volontari,specialisti,medici è esiguo,se poi consideriamo che molti non hanno o non usano attivamente strumenti informatici come questo,bè.direi che in buona parte si spiega il basso utilizzo del portale.Aggiungi che poi siete una realtà molto circoscritta dove,a conti fatti,vi conoscete un po tutti,quindi anche questo presumo freni nel lanciarsi in commenti,giudizi o proposte.
2)livello:non fare l’errore di guardare all’estero e dire”ah ma in italia hanno numeri alti di visualizzazioni e partecipazione”,quantità non è qualità.ti porto un esempio:uno dei forum più quotati in Italia è soccorritori.it…bene..l’hai letto?Sia chiaro,non ne faccio una questione di partito preso ,ma di analisi realistica:in quel forum l’80% delle discussioni sono di basso livello e in 20 anni ho letto sempre le stesse cose:divisa,lampeggianti,elisoccorso,volontari vs. dipendenti vs. infermieri vs. medici.finito.Stesso paese,musica diversa,forum creato da un amico di Bologna della Terapia intensiva del Maggiore,un deserto,ci bazzichiamo oramai in 3…motivo?semplice,parli di cose “serie” come può essere il timing per l’IMA o le ultime news in termini di protocolli e presidi.
Questo portale deve sicuramente crescere e fa fatica per la realtà molto piccola che ha dietro le spalle(come ho detto i numeri ti giocano contro),ma il livello del materiale è buono e interessante e non farti/fatevi abbattere da confronti con realtà verso le quali non avete molto da spartire.
Saluti
Grazie mille,sono sempre dell’idea che i confronti seri con realtà funzionanti e rodate servano,purtroppo strumenti come questo sito(e la controparte italiana curata da un amico di Bologna)sono sempre usati poco o mal utilizzati e si finisce quasi sempre in eccessi.Ciao.
Ciao e grazie della tua partecipazione continuativa al nostro sito.
Rispondo brevemente alla tua domanda…
Lo STEMI di principio viene trasferito al CCT, dopo aver eseguito ed inviato il tracciato, il cardiologo ci conferma l’accettazione o no del paziente.
Per quanto riguarda la la fibrinolisi, tutto dipende dalla tempistica per raggiungere l’ospedale, e il tempo d’insorgenza dei sintomi.
Ti rimando ai protocolli FCTSA (4+4a+4b)
http://www.fctsa.ch/fileUpload/downloads/43/amd%202013%20FCTSA.pdf
Saluti e buona giornata
Ciao,domanda prettamente mirata al Ticino:attualmente su conferma di STEMI come gestite?centralizzazione immediata al CCT o prima lisate in ospedale periferico o direttamente a domicilio?Nel caso a domicilio procedura e attuazione?grazie.
Ciao