La crescita post traumatica da stress
Ho avuto la fortuna di conoscere Allan Karlson nel lontano 2009.
Protagonista del romanzo di Jonas Jonasson “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”, mi ha sempre incuriosito e affascinato la sua modalità di vivere la vita.
Non voglio spoilerare il libro ne tantomeno il film, ma in questi anni, il signor Jonas è stato un bell’esempio di “resilienza”.
Oggi sentiamo questa parola un po’ ovunque, soprattutto nelle formazioni del personale sanitario.
Quel che ho imparato io è che la resilienza e figlia dello stress. Sì, perché lo stress, così vituperato e così odiato, in realtà è una condizione necessaria per la nostra crescita.
Vero, esistono patologie legate inserite nella sindrome del Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS), e lungi da me affrontare questo argomento, lo lascio volentieri a specialisti, medici, psicologi e psichiatri.
Quel che mi interessa è l’esperienza che le situazioni stressanti provocano nel nostro cervello.
Chi lavora nell’urgenza vive costantemente nello stress.
L’allarme che suona all’improvviso.
La macchina che ti esce da un incrocio mentre sei in urgenza con lampeggianti e sirene ululanti.
Missioni di soccorso che fanno pompare adrenalina, noradrenalina e cortisone come ondate.
Ma se vi fermate a riflettere per un attimo, tutte le nostre esperienze (ricordate la REA del bimbo di un anno? O quel frontale in autostrada con dieci feriti?… lascio a voi l’aprire i vostri cassetti dei ricordi), ci hanno regalato un bene prezioso, l’esperienza.
E in soldoni cosa vuol dire?
Che il nostro cervello, grazie alla neuroplasticità, ha creato nuove connessioni nella sua rete neuronale.
E questo grazie allo stress.
Perché lo stress, se vissuto come una condizione di sfida e di apertura, ci permette di rendere preziosa una esperienza.
Ci permette di entrare in quella condizione che viene chiamata Crescita Post Traumatica.
Il prontuario farmaceutico che abbiamo a disposizione dentro di noi è composto da una serie di ormoni e neurormoni tra cui il cortisolo e ossitocina, antinfiammatori cellulari e riequilibranti del sistema nervoso.
Il DHEA, (deidroepiandrosterone) e il Nerve Growth Factor, fondamentali per il nostro cervello per fortificarsi dopo eventi ad alto impatto stressante.
Concludendo, se imparassimo a considerare il nostro stress come un momento fondamentale di crescita personale, lo considereremmo un potente alleato per la nostra evoluzione.
Come?… lo vedremo nella prossima puntata.
PS: W lo stress!
Articolo redatto da Gian Luca Marinello |
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